A cavallo tra Antico e Medio Evo – versione digitale PDF

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Il libro di Enrico Leone laureato in Archeologia Tardoantica presso l’Università di Foggia, PHD in Archeologia del Mediterraneo Antico presso l’Università “L’Orientale” di Napoli racchiude la sintesi di oltre un decennio di indagini multidisciplinari: l’obiettivo è di offrire uno strumento di studio sia agli antichisti sia ai cultori della materia equestre, che troveranno una visione d’insieme e una prospettiva storica anche degli aspetti più tecnici con cui si misurano ogni giorno nella pratica dell’equitazione.

Il percorso inizia analizzando i reperti archeologici – per esempio i vari tipi di imboccature, selle e staffe altomedievali in area euroasiatica –  per poi approfondire gli aspetti culturali e sociali legati al rapporto tra l’uomo e il cavallo, così marcatamente differente tra le antiche culture sedentarie (di cui l’“Equitazione classica” è erede) e le culture nomadi delle steppe (ancora oggi vive nella tradizione turco-mongola).

Ogni elemento dell’equipaggiamento materiale (selle, imboccature, aiuti) – oltre alla tecnica equestre, soprattutto in campo militare, e ai metodi di allevamento e di addestramento dall’Antico all’Alto Medio Evovengono quindi passati in rassegna per disegnare il panorama di scambi di strumenti e di saperi fra i popoli cavalieri delle steppe centroasiatiche e le popolazioni barbariche installatesi nell’Europa occidentale e mediterranea dopo la scomparsa dell’Impero romano d’Occidente. Gli appassionati di equitazione scopriranno così le radici dell’“Equitazione classica” – fondata sull’esigenza di riunire il cavallo per renderlo più adatto alle tecniche belliche delle cavallerie nell’Occidente altomedievale – che si distaccherà sempre di più dal modello basato sul cavallo montato nel suo equilibrio naturale, tipico dei pastori delle steppe mongole.